giovedì 26 giugno 2014

" Sempre seduta là sta la vecchia.
Sulla sedia piccola e fragile siede e,
contemplando, tace.

Le linee sul volto ne seguono l'età.
Col sole vibrante sull'asfalto,
ella sta.

Con la pioggia battente sul terriccio sporco,
vi rimane.

tic, tic, tic
scrutando, seduta, meditando,
ferma osserva il silenzio,
tra il nettare del tempo e lo spazio dei giorni.

E lo sguardo ne suggerisce la fermezza,
che tra un sogno oscuro e un'immensa tenerezza
ne contrasta la sua matura età.

Ella sta, 
con disinvoltura, ma attenta, ad osservare l'ignoto,
e i passanti automi delle proprie ombre,
ignorandone la presenza,
vagano nella fretta della monotonia.

Sempre seduta là sta la vecchia,
gobba, tremante, ma con grande eleganza,
con mano imprecisa, 
briciole di pane agli uccellini vi porge;

cip, cip, cip
si avvicinano contenti alla figura minuta,
piena di luce che di emergere ha timore.

E ne rimane una linea a separare il reale dal sole
che muore,
ma quella presenza con niente scompare.

Sempre seduta là sta la vecchia,
che di fronte alla morte,
rimane a pregare. "

Sil

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